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LETTURA DEL GIORNO

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  • 02/11/2025

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 11,29-36

Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.

VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14,12-14

 
In quel tempo, Gesù disse poi al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

LE PAROLE DEI PAPI

Se non si capisce la gratuità dell’invito di Dio, non si capisce nulla. L’iniziativa di Dio è sempre gratuita. Ma per andare a questo banchetto, cosa si deve pagare? Il biglietto d’entrata è essere ammalato, essere povero, essere peccatore. Così ti lasciano entrare, questo è il biglietto d’entrata. Essere bisognoso, sia nel corpo, sia nell’anima.  Avere bisogno di cura, di guarigione, avere bisogno d’amore. “E io che sono un cattolico, pratico, vado a messa tutte le domeniche, compio le cose, a me niente?” Se non capisce la gratuità della salvezza, pensa che la salvezza è il frutto del “io pago e tu mi salvi”: pago con questo, con questo, con questo». No, la salvezza è gratuita. E se tu non entri in questa dinamica della gratuità non capisci nulla. La salvezza è un dono di Dio, un dono di Dio al quale si risponde con un altro dono, il dono del mio cuore. (…) E quando tu perdi — non dico la capacità di amare, perché quella si recupera — la capacità di sentirti amato, non c’è speranza: hai perso tutto. Ci fa pensare allo scritto nella porta dell’inferno dantesco: “Lasciate ogni speranza”. Hai perso tutto. (…) Chiediamo al Signore che ci salvi dal perdere la capacità di sentirsi amati». (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 7 novembre 2017)

 

 

FONTE:  Vatican News