Sono stati 13 anni di immersione, soprattutto nella gioventù, sentita come dono di Dio, da vivere in tutte le attività giovanili, con entusiasmo e con donazione totale, ma con l’unico scopo sempre di portare a Gesù.
E con la gioventù, tutto il servizio parrocchiale, con la gioia di sentire tutti, piccoli e grandi, ammalati e sani, buoni e meno buoni, come cuori da amare e a cui donare Gesù.
E poi, Parroco ad Arcellasco di Erba, vivendo la Parrocchia come la “tua famiglia” che Cristo e la Chiesa ti danno per essere in essa "padre e pastore." Padre, che genera figli alla grazia e pastore, che guida sulle strade sicure del Vangelo. Come ho amato e amo anche questa “mia famiglia parrocchiale”!
Ma, appartenere a Dio significa, innanzi tutto, rimanere all'ascolto e lasciar dilatare i nostri cuori dal soffio dello Spirito per essere "pietre vive", libere di lasciarci guidare dall'amore provvidente di Dio e dalla Sua "fantasia", per essere e divenire il Suo popolo nella fede che ci lega a Lui.
Ecco perché, quando i disegni di Dio mi hanno chiamato ad ingrandire i confini della parrocchia con una misteriosa missione radiofonica, ho accolto la chiamata obbedendo al volere di Dio, senza dimenticare le “tre Parrocchie” della mia vita:
- Sant. Albino, in cui sono nato, cresciuto e diventato Sacerdote,
- Albavilla, in cui ho profuso i miei ardori giovanili, come coadiutore,
- Arcellasco, in cui sono diventato, ripeto, "padre e pastore per sempre."
Le ricordo ogni giorno nella preghiera e nella celebrazione della S.Messa.